Meditazioni per ogni giorno dell'anno liturgico
Meditazioni per ogni giorno dell'anno liturgico

Teresa di Calcutta (santa)

Meditazioni per ogni giorno dell'anno liturgico

Le meditazioni raccolte nel volume sono tratte dalla vita di tutti i giorni di Madre Teresa di Calcutta, che per decenni ha svolto sulle strade dell'India la sua missione d'amore a favore dei lebbrosi, dei vecchi, dei fanciulli abbandonati. Esse provengono da molte fonti e sono state riadattate per adeguarle al calendario liturgico, tenendo nel contempo presenti i vari temi della vita spirituale,...
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Acquista su: Prezzo: € 7,50
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili varia
Copertina:
Pagine:
Dimensione: 125.0 x 192.0
Data di pubblicazione: 30/03/2003
ISBN: 9788845292279
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Editore: Bompiani
Collana: Tascabili varia
Pagine (ed. cartacea):
Data di pubblicazione: 30/03/2003
ISBN: 9788858747612

L'autore

Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Conxha Boyaxhiu, di origine albanese, è nata il 27 agosto 1910 a Skoplje ed è morta il 5 settembre 1997 a Calcutta. A diciott’anni, l’incontro con un missionario gesuita, che le chiarì la sua vocazione religiosa e nello stesso tempo la infiammò d’amore per le popolazioni diseredate dell’India, fu determinante. Nel 1928, Agnes entrò nella congregazione delle Suore Missionarie di Loreto. Dopo una breve sosta nella Casa madre dell’Ordine, in Irlanda, fu mandata in India, a Darjeeling, per il noviziato; e qui divenne suor Teresa. Fino al 1948 fu insegnante di storia e geografia presso la St. Mary’s School di Calcutta, che lasciò definitivamente, con il consenso di Pio XII, l’8 agosto di quell’anno per intraprendere la sua missione per le vie di Calcutta. Nel 1950 fondò la congregazione femminile delle Missionarie della Carità, alla quale si aggiunse nel 1963 il ramo maschile dei Fratelli. Le sono stati attribuiti innumerevoli riconoscimenti e onori; il più importante fu, nel 1979, il Premio Nobel per la pace, che Madre Teresa avrebbe voluto rifiutare, e che invece accettò “in nome dei poveri, degli affamati, dei malati, degli abbandonati”.

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