Il Giappone: cultura, arte, pensiero, gusto, gastronomia, spiritualità

Il Giappone è il paese delle contraddizioni, con il suo mix di tradizioni millenarie e stili di vita avveniristici, di eleganza minimal e prodotti trash, di cucina raffinatissima e sushi all you can eat e proprio per questo ci affascina e suscita in noi profonda curiosità.

Partiamo dalla cucina con le sue innumerevoli preparazioni: il celeberrimo sushi, infatti, è solo una delle tante proposte che possiamo trovare sulle tavole giapponesi, e Hirohiko Shoda, o chef Hiro, come lo conosciamo tutti grazie alle sue partecipazioni a programmi tv come La prova del cuoco, nel suo libro intitolato Washoku , svela tecniche e segreti per realizzare ottimi sushi, sashimi o ramen, ma anche ricette meno note come dashi, wagyu e wagashi. 

Il Giappone non è solo gastronomia e per comprendere la sua cultura così lontana dalla nostra ci viene in aiuto un altro libro, scritto da Mario Vattani che il Giappone lo conosce da molto vicino dato che ne è stato console generale a Tōkyō, Kyōto e Osaka. Nel suo Svelare il Giappone, capitolo dopo capitolo, ci racconta ogni aspetto di questa civiltà, dalla poesia e all’umorismo, dal rapporto con l’infanzia al culto dei morti, dalla movida delle metropoli alla la struttura intima delle case, e ci accompagna in un viaggio ideale che svela il Giappone senza spogliarlo del suo mistero. 

Una delle peculiarità di questa civiltà è la sua profonda spiritualità che può fornire spunti di riflessione, cambiamento e crescita anche a noi occidentali. Alcuni libri ci permettono di comprendere e di utilizzare concetti e pratiche tipiche della pensiero giapponese. 

Nel libro Il pensiero giapponese, quindici tappe di un percorso metaforico permettono di comprendere in profondità altrettanti concetti fondamentali per la filosofia, la spiritualità, la cultura e la società del Sol Levante. Pur con tutte le differenze tra le nostre civiltà, alcuni principi del pensiero giapponese sono più attuali che mai anche in questa parte del globo.

Kaizen è una parola giapponese che significa “miglioramento continuo”. Questo metodo, mutuato dal campo dell’industria, consente di sbloccare una situazione di stallo e definire con gradualità degli obiettivi in modo da riuscire a raggiungere un risultato. 

Per dare un senso alla nostra quotidianità possiamo seguire il metodo proposto in Ikigai, che aiuta a trovare la nostra personale ragione di vita e a condurre un’esistenza soddisfacente attraverso esercizi pratici per riconoscere cosa ci trasmette energia e fiducia in noi stessi.

Anche un contatto più autentico con la natura può portare benefici e aiutarci a recuperare la serenità che magari abbiamo smarrito per strada: in Shinrin yoku, la tradizione del cosiddetto “bagno nel bosco” si combina con la scienza moderna e con una serie di esercizi pratici per entrare in relazione con la natura.

Wabi sabi mutua il suo titolo da un termine che si usa per indicare un atteggiamento dello spirito che unisce “semplicità” e “bellezza che deriva dallo scorrere del tempo”: una filosofia di vita che può aiutarci a trovare serenità, ispirazione e libertà nella vita di tutti i giorni.

Infine Kintsukuroi, dal nome dell’antica arte giapponese del riparare le ceramiche frantumate. Quando un vaso va in mille pezzi, i maestri artigiani ne raccolgono i frammenti e li saldano, riempiendo le crepe sottili con pasta d’oro o d’argento. L’incontro con questa pratica tradizionale giapponese, la filosofia zen e la psicologia occidentale produce una guida per imparare a trasformare le avversità in vere opportunità per diventare più resistenti, più interessanti, più belli.
 

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