Modigliani: una vita straordinaria da leggere tutta d’un fiato

Per tutti è il pittore delle donne “dai colli lunghi e senza occhi”, uno degli esponenti più significativi dell’arte del ’900, che ha incarnato fino in fondo il ruolo dell’artista maledetto, sfortunato e incompreso. Un’etichetta che Modigliani guadagna ben prima della sua morte prematura, durante un’esistenza breve e intensissima, vissuta con lo slancio del grande interprete su un canovaccio da melodramma, ricca di eccessi e di amori travagliati, nonostante la salute cagionevole e la precaria situazione economica.

La storia di Modì, artista maudit per eccellenza, ben si presta a essere raccontata come un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Nella scrittura brillante e accurata di Angelo Longoni il racconto dell’inquieta esistenza dell’artista livornese emerge in tutta la sua eccezionale vitalità, sempre in bilico tra le passioni della vita e i demoni della morte, affascinando anche il lettore dei nostri tempi.

Dai primi anni di Livorno e di Firenze, fino agli eccessi bohémien di Parigi, “Modigliani. Il principe” è un viaggio appassionato e appassionante attraverso un’epoca storica irripetibile, abitata da personaggi straordinari che hanno immolato la propria esistenza all’arte e ai propri ideali, fino all’ultimo istante più fedeli a sé stessi che alle loro fragili vite tormentate.

Angelo Longoni

nato a Milano, è drammaturgo, regista e narratore. S’impone all’attenzione nazionale nel 1989 con il dramma Naja, la cui versione cinematografica esce nel 1997. Tra le sue opere teatrali più note: Uomini senza donne, che porta anche al cinema, Xanax, Vita, Testimoni, Col piede giusto, Boomerang, Modigliani. Tra le serie televisive: Le madri, Caravaggio, Tiberio Mitri. Per il cinema ricordiamo Facciamo fiesta, Non aver paura, Maldamore. Ha pubblicato per Mondadori Naja, Caccia alle mosche, Siamo solo noi e per Iacobelli Vita. 

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