I gatti, maestri di saggezza: come vivere meglio grazie alla filosofia felina

Pare che siano più di 7 milioni i gatti che vivono nelle case degli italiani. Sono dunque dei compagni di vita molto comuni eppure, i nostri piccoli felini di comune hanno davvero poco: che siano giocherelloni o riservati, scontrosi o teneri, ognuno di loro sembra custodire una speciale saggezza da cui potremmo trarre qualche insegnamento, se solo riuscissimo a sintonizzarci sulla loro lunghezza d’onda.

È quello che succede alla protagonista de Il caffè dei gatti, il romanzo Anna Sólyom che racconta la storia di Nagore, una quarantenne single e squattrinata, che si trova costretta ad accettare un lavoro che proprio non fa per lei: la cameriera al caffè dei gatti, dove ben sette felini circolano in libertà. Nagore si accorgerà ben presto che quei mici, tanto belli quanto scontrosi, nascondono una grande saggezza. I sette gatti si trasformeranno così in altrettanti maestri di vita, pronti a insegnarle come ritrovare equilibrio, concentrazione e positività, come riaprirsi all’amore e vivere felice. 
 

Rinpoche, una gattina in pelo e ossa, è invece la protagonista de Il gatto del Dalai Lama e l'arte di fare le fusa. Il libro di David Michie è una lettura deliziosa che fonde le ricerche moderne dell’Occidente e la saggezza antica dell’Oriente in chiave narrativa. Il Dalai Lama ha incaricato la sua gatta Rinpoche di svolgere una ricerca davvero particolare: scoprire perché i gatti fanno le fusa e quindi, in fondo, scoprire il segreto della felicità. Rinpoche a poco a poco comincerà a capire che la felicità non si trova nel passato, ma nel momento presente e non può essere condizionata dal raggiungimento di un obiettivo futuro, perché il futuro semplicemente ancora non esiste! Scoprirà cos’è il presentismo, il principio dell’impermanenza, il grande potere della mente e dell’autocontrollo. 

Anche un grande esponente della letteratura contemporanea come T. S. Eliot, autore di Assassinio nella cattedrale, ha voluto dedicare ai gatti una raccolta di stravaganti poesie, Il libro dei gatti tuttofare. Eliot sostiene che ogni gatto deve avere tre nomi: un nome sensato, “a scopo familiare”, un nome più dignitoso che gli permetta di “mettere in mostra i baffi” e “mantenere la coda perpendicolare”, e infine “il Nome”, che solo il gatto può conoscere. Da queste poesie hanno tratto ispirazione gli autori del celeberrimo musical Cats. 

Il libro dei gatti tuttofare

T. S. Eliot

Il libro dei gatti tuttofare

Bompiani

T. S. Eliot

Il libro dei gatti tuttofare

Eliot sostiene che ogni gatto deve avere tre nomi: un nome sensato, “a scopo familiare”, un nome più dignitoso che gli permetta di “mettere in mostra i baffi” e “mantenere la coda perpendicolare”, e infine “il Nome”, che solo il gatto può conoscere. Tra Pelastinco Rotella de’ Binario e Brunero, tra un Gattatràc e un Gattafascio, vedremo così sfilare gatti dai caratteri più disparati, ma nessuno ar...
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Per finire la nostra carrellata felina, perché non divertirsi consultando Chiedilo al tuo gatto. Il libro delle risposte: grazie al potere del tuo gatto, ti arriverà la risposta giusta per risolvere le difficoltà quotidiane o per aiutarti a prendere la decisione giusta. Attenzione, però: perché il libro funzioni bisogna seguire fedelmente le istruzioni: devi sdraiarti sul divano, sul letto o su un prato insieme al tuo gatto e accarezzalo dolcemente Quando comincerà a fare le fusa, pensa a una domanda, scorri le dita sul bordo delle pagine, aprine una a caso e leggi la risposta.