Giovanni Pontano

Giovanni Pontano, che già nella prima giovinezza assunse lo pseudonimo classicheggiante di Gioviano, era nato a Cerreto nell’Umbria il 7 maggio 1429 da una famiglia della piccola nobiltà. Intrapresa a Perugia la formazione giuridica, nel 1447 preferì entrare al seguito di Alfonso d’Aragona, re di Napoli, allora impegnato nella campagna contro Firenze. A Napoli si definì il suo orientamento culturale attraverso la frequentazione di Antonio Beccadelli, il Panormita, di letterati greci come Gregorio Tifernate, Giorgio Trapezunzio, Teodoro Gaza, e cultori di astrologia come Tolomeo Gallina e Lorenzo Bonincontri. L’insegnamento della lingua latina ai rampolli della famiglia reale e gli incarichi diplomatici sempre più impegnativi gli assicurarono una brillante carriera di maestro e di politico. In seguito al fallimento della congiura dei baroni (1486), divenne segretario del Re. Sotto il regno di Ferrante, partecipò ad azioni militari e vicende politiche per le quali raggiunse varie località italiane, soprattutto Roma e Ferrara. Nel frattempo si dedicò alla stesura di versi e di prose di argomento etico, storico e astrologico. Dopo la morte di Ferrante e l’effimera conquista del Regno da parte di Carlo VIII (1494), si ritirò a vita privata assistendo, poco prima di morire il 17 settembre 1503, alla definitiva caduta del Regno in mano spagnola.